Quasi mai presento all’interno del mio Laboratorio Patrimoniale casi che non siano veri; addirittura ultimamente preferisco che siano i richiedenti stessi a presentarli. Durante l’incontro del 18 giugno, tuttavia, ho dovuto creare io il caso per poter renderlo più complesso e ricco di situazioni particolari alle quali dare soluzione.
Per la verità potrebbero rendersi necessari due incontri e non è escluso che possano diventare tre nella misura in cui coloro che vi partecipano facciano quesiti interessanti ai quali pure sia utile dare una soluzione soddisfacente. Pensate solo a quante problematiche occorre confrontarsi nel caso del nonno che testualmente vi riporto.
IL CASO
Un nonno vedovo, Antonio, possiede un rilevante patrimonio immobiliare e una considerevole liquidità investita. Antonio ha tre figli:
– Mario, sposato con due figli,
– Maria, convivente con due figli (con la possibilità che in futuro si sposi con il convivente) e
– Don Mario, il più giovane, sacerdote salesiano.
I desiderata di Antonio:
- garantire a sé stesso il precedente tenore di vita,
- far pervenire una quota del restante patrimonio, in particolare quello immobiliare, uguale ad ognuno dei tre figli, evitando per quanto possibile che coniugi o compagni dei figli possano avere alcunché,
- inoltre, al nonno Antonio stanno molto a cuore i nipoti ai quali è molto affezionato. Quindi, pretende che a loro siano assicurate tutte le risorse necessarie per garantire un percorso scolastico che li portino a frequentare almeno le scuole superiori e possibilmente anche l’università,
- vuole che il progetto includa l’eventualità che nascano nel frattempo altri figli da Mario e Maria, ai quali dedicare identico trattamento.
Per la verità non bastassero, mi invento di aggiungere, durante il mio ideale confronto in itinere con il nonno, anche altre problematiche che occorrerà affrontare.
Per approfondire l’argomento, Vi invito a guardare l’incontro completo del Laboratorio Patrimoniale sul canale YouTube di ANCP!