REVISORI LEGALI E SOSTENIBILITÀ: I CHIARIMENTI DEL MEF SULLA NUOVA ABILITAZIONE

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha recentemente fornito importanti chiarimenti riguardo l’abilitazione dei revisori legali della sostenibilità, durante una risposta in Commissione Finanze alla Camera (n. 5-02921 del 15 ottobre). La questione è legata all’applicazione del D. Lgs. 125/2024, che recepisce la Direttiva UE 2022/2464 (CSRD). Questa normativa introduce nuovi obblighi di rendicontazione per le aziende in ambito di sostenibilità, con effetti a partire dal 2024, di cui abbiamo già trattato nei passati articoli.

Un punto critico sollevato riguarda la compatibilità tra i requisiti della nuova normativa e la capacità dei revisori legali di attestare la conformità della rendicontazione di sostenibilità già per l’esercizio 2024. A tal proposito, il regime transitorio previsto dal Decreto stabilisce che i revisori legali iscritti al Registro entro il 1° gennaio 2026 possano essere considerati abilitati, a condizione che soddisfino specifici requisiti. Tra questi, l’acquisizione di almeno 5 crediti formativi annuali nelle materie pertinenti alla rendicontazione di sostenibilità e la presentazione di una domanda di abilitazione.

Un decreto interministeriale definirà nel dettaglio i contenuti e le modalità di presentazione della domanda di abilitazione per i revisori e le società di revisione. Questo decreto stabilirà anche le modalità di trasmissione delle informazioni e i termini per i relativi aggiornamenti, mentre il MEF sarà incaricato di annotare l’abilitazione nel Registro entro 150 giorni dalla presentazione della domanda.

Il tema della tempistica è stato uno degli aspetti centrali della discussione. Per gli enti di interesse pubblico che erano tenuti alla Dichiarazione Non Finanziaria secondo D. Lgs. 254/2016, l’obbligo della CSRD è già scattato a partire dal 2024 e ciò significa che sono già tenuti a sottoporre a verifica la loro rendicontazione di sostenibilità a partire da quest’anno. Questo ha sollevato dubbi sulla capacità dei revisori di ottenere l’abilitazione in tempo utile per emettere le attestazioni necessarie entro il termine previsto. La risposta del MEF ha cercato di rassicurare, indicando che il decreto interministeriale in preparazione tiene conto di queste tempistiche, affinché i revisori possano essere abilitati nei tempi necessari per l’esercizio 2024.

Un altro elemento rilevante è la presenza di disposizioni transitorie che consentono la validità degli incarichi di attestazione della Dichiarazione Non Finanziaria già assegnati ai sensi del D. Lgs. 254/2016, anche per quanto riguarda la Rendicontazione di Sostenibilità. Resta comunque aperta la possibilità di una risoluzione anticipata dell’incarico e l’attribuzione di questo ad un nuovo revisore.

Infine, il MEF ha precisato che il termine dei 150 giorni rappresenta un limite massimo, ma l’abilitazione potrebbe avvenire anche prima, modulando i tempi in base alle peculiarità della fase transitoria. Tuttavia, non sono stati forniti dettagli specifici sulle modalità e sui tempi di assolvimento degli obblighi formativi che verranno definiti dal decreto interministeriale per i revisori della sostenibilità.

Non ci resta dunque che monitorare attentamente i prossimi sviluppi legislativi per avere le conferme anche dal punto di vista normativo.

Dott.ssa Alice Zorzan