Il decreto interministeriale di prossima pubblicazione, previsto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), introduce l’obbligo per le imprese di stipulare un’assicurazione contro i rischi catastrofali.
Questa norma ha l’obiettivo di garantire un sostegno economico alle imprese italiane in caso di eventi catastrofici, sempre più frequenti, ripartendo il rischio e i costi tra lo Stato e i soggetti privati, anziché lasciarli interamente a carico delle finanze pubbliche.
Soggetti coinvolti
Il decreto si rivolge alle imprese con sede in Italia e imprese straniere con stabile organizzazione in Italia. Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole e quelle imprese i cui beni immobili sono gravati da abuso edilizio.
Beni assicurati
I premi assicurativi variano in base al rischio coperto e al territorio. I beni oggetto di assicurazione sono tutti quelli inclusi nella sezione Attivo, voce B-II, n. 1,2 e 3 dello Stato Patrimoniale, quindi i terreni, i fabbricati, gli impianti, i macchinari e le attrezzature.
Rischi coperti
L’assicurazione deve coprire i danni direttamente cagionati da sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. Quindi, non rientra tra i rischi oggetto di copertura obbligatoria, l’eventuale perdita di reddito.
Tempistiche
L’entrata in vigore dell’obbligo è inizialmente prevista per il 31 dicembre 2024, con possibilità di proroga.
Obblighi per le compagnie assicurative
La bozza del decreto:
– definisce i premi adeguandoli in base al rischio geografico e alla vulnerabilità dei beni;
– introduce il concetto di “limite di tolleranza al rischio” per le compagnie assicurative, oltre il quale l’assicuratore non è più obbligato a stipulare nuove polizze;
– stabilisce le quote di scoperto che possono rimanere a carico dell’assicurato.
Sanzioni e conseguenze
Le imprese che non rispettano l’obbligo potrebbero incorrere in diverse sanzioni e limitazioni, tra cui:
- la riduzione o esclusione dall’accesso a contributi pubblici;
- sanzioni amministrative e pecuniarie;
- l’esclusione dai bandi pubblici;
- la potenziale responsabilità legale;
- il danneggiamento della reputazione aziendale;
- la perdita economica diretta in caso di evento catastrofico non coperto.
In conclusione, è essenziale che le imprese si preparino con anticipo per conformarsi a questo nuovo obbligo, al fine di evitare sanzioni e proteggersi da eventuali rischi futuri.
Dott.ssa Anna Lazzari