IL MIO AMICO SINDACO MI INFORMA DI AVER RICEVUTO UN LASCITO: IL CONTRATTO DI AFFIDAMENTO FIDUCIARIO

Questo caso, ci offre lo spunto per considerare che non ci troviamo di fronte ad un programma complesso, pur lungo nella durata. Questo primo aspetto ci permette di metterne in evidenza un secondo: la versatilità dello strumento che si traduce in facilità di costruzione, successiva manutenzione e pertanto assoluta economicità in termini di costi.

Vediamone i tratti salienti.

Il mio amico sindaco di un paese vicino mi informa di aver ricevuto un lascito, una somma non trascurabile, dal figlio di “un ragazzo del 99”, un soldato che aveva combattuto durante la Prima Guerra Mondiale.

Utilizzando i fondi a disposizione, l’impegno richiesto è quello di provvedere alla manutenzione del locale monumento ai caduti e di provvedere ad addobbarlo con fiori e bandiere in occasione della ricorrenza della Festa della Liberazione, il 25 aprile di agni anno.

Cosa c’entra anche solo lontanamente con il Contratto di Affidamento Fiduciario? Semplicemente il Sindaco vuole avere una certezza circa l’attuazione del programma, comunque un programma “delicato”, non fosse altro che per il cospicuo ammontare del fondo affidatogli. Si tratta di un programma che potrebbe in futuro presentare complicazioni e difficoltà al punto da dover rispondere davanti ad un giudice: basti pensare agli eredi a fronte di un legato che non viene attuato.

Per cominciare: a chi affidare l’incarico? All’assessore pro tempore, al presidente della Proloco, al presidente del CAI (Club Alpino Italiano) al momento molto attivo nel sociale? Il sindaco pensa che potrebbe essere quest’ultimo, al momento, il destinatario della gestione sotto la vigilanza dell’assessore.

All’interno del Contratto di Affidamento Fiduciario queste figure assumono dei ruoli, più propriamente delle funzioni, accompagnati da regole ben definite. Avremo modo di toccare con mano nel prosieguo del testo che la certezza di esecuzione dipende da queste regole, compresa quella del loro avvicendamento nel tempo. Grazie alla sua particolare struttura, appunto, con le sue regole, i suoi ruoli e queste funzioni, sarà garantita la continuità nello svolgimento dell’attività: l’inerzia di un attore, la sua assenza, il CAI del paese che si scioglie per qualsivoglia motivo e molto altro non potrà dar luogo al blocco del programma, né alla possibilità di contenzioso alcuno.

Tutto questo con Contratto di Affidamento Fiduciario che va redatto in forma scritta e che ha bisogno solo di data certa: non c’è bisogno di un atto notarile e può bastare un timbro postale sul retro per assegnare al documento data certa. Un contratto, pertanto, che sa farsi carico anche di problematiche meno complesse.

E i costi? Nel nostro caso l’amico sindaco ha già non solo chi gestirà ma anche il professionista che gli stenderà il contratto. Il tutto gratuitamente.