IL CONTRATTO DI AFFIDAMENTO FIDUCIARIO E IL PATTO DI FAMIGLIA: CASO CONCRETO

Il signor Mario è un imprenditore. Per il passaggio generazionale al Signor Mario è stato prospettato il patto di famiglia. Riporto brevemente di seguito i tratti salienti del patto di famiglia, certamente già noti grazie all’emanazione della L. 55/2006: il legislatore ha introdotto nel nostro ordinamento giuridico l’istituto del “patto di famiglia” che consente al titolare dell’impresa di anticipare il momento del trasferimento dell’azienda o delle partecipazioni sociali della società che l’azienda contiene, ai discendenti o al discendente che si sia dimostrato maggiormente idoneo alla gestione.

Si tratta, in definitiva, di una successione anticipata, finalizzata a trasferire oggi, mentre l’imprenditore è in vita, l’azienda di famiglia al futuro erede, ossia colui che possiede o che dovrebbe possedere le qualità dell’imprenditore. In sostanza tutti i legittimari, coloro i quali hanno diritto all’eredità, vengono coinvolti con un atto notarile sottoscritto da ognuno di loro. A fronte dell’assegnazione dell’azienda al figlio destinatario, corrisponde per tutti gli altri il diritto di essere liquidati da costui per un valore corrispondente al bene-azienda, azienda della quale vanno a privarsi.

L’erede cui è destinata l’azienda da quel momento ne diventa proprietario, con i seguenti corollari:

– dal punto di vista del genitore: nessun ruolo è previsto dalla legge nel caso voglia continuare a svolgere la sua attività. Si tratta di una grave lacuna normativa non solo a parere di chi scrive.

– dal punto di vista del figlio, destinatario dell’azienda di famiglia.

Ritengo utile porre alcune domande quali: il soggetto destinatario, il figlio, può nel prosieguo cambiare idea e non voler più gestire l’azienda? Si accorge che da solo non riesce a portarla avanti per enne motivi? Esiste un rimedio previsto dalla normativa? Il soggetto destinatario può nel prosieguo avere problemi di salute, perdere la capacità fisica o la stessa capacità di intendere e di volere? Esiste un rimedio previsto dalla normativa? Il soggetto può morire? E se anche il padre è già deceduto? Esiste un rimedio previsto dalla normativa? Il soggetto prescelto si trova indebitato: è un problema solo suo personale? Esiste un rimedio previsto dalla normativa?

Come possiamo notare, quello che manca completamente è un programma. La totale assenza di un programma, affatto previsto dal legislatore, potrebbe ben considerare queste e altre situazioni e prevederne le soluzioni: prima tra tutte la temporaneità del possesso dell’azienda da parte del destinatario con la possibilità di “tornare indietro”. Serve trovare una disciplina che non faccia riferimento a quella legale. Se fosse offerto all’estensore del contratto di prevederle e disciplinarle, tutte queste situazioni si potrebbero evitare e, assai spesso, si eviterebbe, non dimentichiamo, anche l’intervento del giudice.

Il Contratto di Affidamento Fiduciario e il patto di famiglia

Prendiamo in esame il Contratto di Affidamento Fiduciario per come si presenta nelle sue linee essenziali e riesce a fornire un valido contributo nel contesto del patto di famiglia.

L’affidante: è il ruolo affidato al signor Mario, il papà che mette a disposizione i beni oltre al 100% delle quote della sua SRL. Il ruolo di beneficiari comprende tutti i legittimari: tra loro il figlio prenotatario dell’azienda di famiglia mentre tutti gli altri sono prenotatari delle spettanze loro dovute. Faccio presente che prenotatario è colui che aderisce ad una proposta che, ricorrendone i presupposti, determinerà la conclusione del contratto. Beneficiari, pertanto, sono loro stessi e tutti i legittimari. In questo caso, fortemente consigliabile è il garante del contratto dotato per l’occasione di un nutrito fascio di poteri fiduciari nelle sue mani; meglio di tutti un bravo professionista, un professionista che interviene solo se ce ne sarà bisogno: a pensarci bene assai conveniente anche dal punto di vista dei costi.

Il Contratto di Affidamento Fiduciario permette al signor Mario di attuare un programma destinato ad andare sempre avanti, come bene abbiamo visto nella presentazione della sua peculiare disciplina: un articolato, complesso, non senza tutte quelle situazioni già considerate.

Ma non solo, a titolo di esempio prevedrà:

– la circostanza che possano essere modificate le spettanze dei beneficiari: normale se si pensi che nel fondo affidato è presente un’azienda che, per definizione, può accumulare utili o impoverirsi a causa di perdite;

– certamente la previsione della definitiva attribuzione dell’azienda quando si sia reso definitivo e confermato il ruolo di imprenditore in capo al figlio prescelto o ad altro al posto suo;

– la previsione, perché no, della vendita della totalità delle quote della società nella malaugurata ipotesi che per i motivi più vari la conduzione dell’azienda non possa essere fatta continuare da parte di quel figlio e di nessun altro tra gli eredi. In tal caso sarà prevista anche l’assegnazione della corrispondente liquidità a tutti i legittimari;

– non potrà mancare l’ipotesi della sostituzione dell’erede prescelto con altro un membro della famiglia: ad esempio, una figlia o un figlio, troppo giovani al momento in cui si è posto in essere l’atto; proprio perché il figlio prescelto non si è dimostrato all’altezza del compito, non intende proseguire nell’incarico, diviene incapace, si indebita o altro;

– e gli utili o dividendi che nel frattempo maturano?

Tutti i legittimari potranno goderne. Aspetto di particolare gradimento per tutti, anche non destinatari dell’azienda, e non affatto secondario durante la fase di definizione dell’atto: sapere che i dividendi, nel frattempo, vanno spartiti tra tutti facilita di molto la conclusione dell’accordo.

Nel frattempo, si verifica una situazione molto apprezzata: tutto il patrimonio destinato è segregato, protetto, e nessuna vicenda esterna può intaccarlo. Nessuna vicenda debitoria di alcuno dei partecipanti all’accordo potrà mai intaccare il patrimonio dedicato. A pensarci bene potrebbe diventare una qualità tra le più interessanti.