EREDITA’ DIGITALE: COSA C’E’ DA SAPERE?

Nell’era digitale, non si ha più a che fare solo con manoscritti, conti bancari o chiavi di
cassette di sicurezza. Ormai la gran parte delle persone gestisce online la propria vita sociale, lavorativa ed affettiva, pensiamo ad esempio agli investimenti gestiti online, i blog, i rapporti intessuti sui social network, o ancora l’identità digitale, fatta di dati, fotografie, contatti ecc

Concretizziamo con un esempio: i conti correnti online

Un conto online non è altro che l’estensione virtuale di un conto reale. Quindi ci verrebbe da dire che, per esempio, in una coppia non sposata e senza figli, saranno comunque fratelli sorelle e genitori ad ereditare la giacenza sul conto on line, se manca un testamento. Quindi gli eredi possono reclamare quanto loro spetta attraverso i canali tradizionali.

L’era del digitale pone degli interrogativi: cosa succederà a tutti questi dati una volta che l’utente non c’è più? I libri, la musica, i film sul cloud a chi appartengono dopo la morte? E come fare per lasciarli in “eredità digitale” ai propri figli? Gli eredi possono ricostruire la memoria del caro estinto e amministrarne i beni muovendosi agilmente nel caos virtuale?

In Italia non esiste una legislazione specifica e non è detto che venga approvata in futuro; anche negli USA, dove troviamo il quartier generale dei principali operatori di servizi Internet, solo 5 stati su 50 hanno regole in materia, e neppure troppo chiare.

Pensiamo che alcuni servizi online prevedono che in caso di morte tutti i dati vengano distrutti. Anche se è proprio questo ciò che desiderate, attenzione: alcuni giudici americani hanno ordinato la consegna dei dati agli eredi.

Se una volta i documenti venivano conservati nelle casseforti e per recuperarli si faceva ricorso a un fabbro, oggi, allo stesso modo, ci si può comportare per i dati conservati sotto password in risorse fisiche, come computer, tablet, smartphone, chiavette USB, dischi esterni.

E se nessuno dispone delle password?

Solidamente ci si può rivolgere a servizi specializzati che possono tentare di violare le protezioni e accedere ai dati.
L’inconveniente è che questo tipo di servizi è molto costoso.

Abbiamo strumenti che possono venire in soccorso e prevenire queste situazioni, organizzando e gestendo il nostro patrimonio digitale? SI.

Ecco che diventa necessario affidarsi a figure professionali, per poter trovare la soluzione più adatta alle proprie
esigenze reali e digitali.